Modelli spaziali MOD17 e Century per il SIT della Sardegna
Nell'ambito della realizzazione del Sistema Informativo Geografico (GIS) per il monitoraggio delle aree della Sardegna a rischio di desertificazione, realizzato dalla Agriconsulting SpA e dalla ESRI Italia SpA per conto della Regione Autonoma della Sardegna, Terrasystem ha curato lo sviluppo e l'implementazione di due modelli intermedi finalizzati alla stima e alla spazializzazione del carbonio organico presente nel suolo e della produttività della vegetazione.
Modello Century
Il modello Century, sviluppato dal Natural Resource Ecology Laboratory (NREL) della Colorado State University, è un modello process-oriented nato per simulare la produttività prevalentemente legata alla dinamica del Carbonio nel suolo degli ecosistemi agricoli, ma anche degli ecosistemi naturali come praterie e foreste. Per tale applicazione il modello è stato utilizzato sia in ambito agricolo che in ambito forestale.
La predisposizione degli input ha richiesto la realizzazione di un database in ambiente GIS nel quale il territorio è stato suddiviso con operazioni di overlay, ricodifica ed analisi spaziale, in poligoni omogenei relativamente ai parametri legati ai dati meteo, alle caratteristiche del suolo, alle classi colturali agricole e forestali e al loro management.
Lo scopo delle simulazioni è stato quello di stimare il cambiamento del contenuto di carbonio organico e di produttività primaria netta tra due anni di riferimento (1995 e 2005) per poi poter stimare i cambiamenti futuri basandosi sulle simulazioni di scenari climatici.
Modello MOD17
Il modello MOD 17, sviluppato da Steve Running della University of Montana - Missoula, è stato impiegato per stimare la produttività della vegetazione espressa come Produttività Primaria Lorda.
Il modello, data-oriented e basato su dati telerilevati e meteorologici, utilizza in input la FPAR (frazione di radiazione solare incidente assorbita dalla vegetazione) che è stata derivata a partire da elaborazioni dei dai MODIS (prodotto MOD15A2) o AVHRR NDVI (per gli anni precedenti al 2000) attraverso operazioni di proiezione, mosaicatura, ritaglio e gap filling delle diverse scene. La risoluzione geometrica di 50x50m (specifica del GIS) è stata ottenuta riscalando il dato originale a 500 m di risoluzione utilizzando un algoritmo basato su uso del suolo e riflettanza caratteristica di ciascuna classe.